Viaggio in Uzbekistan

Meraviglie dell’Uzbekistan lungo la via della seta

Un singolare itinerario che contempla la visita della regione desertica della Repubblica del Karakalpakstan, nel nord del paese, tristemente nota per il disastro ambientale del Lago d’Aral, i cui punti forti sono il desolato Altopiano di Ustyurt con il Lago Sudochie, il singolare “cimitero delle navi” di Moynaq, lo straordinario Museo Savitsky di Nukus che ospita una delle collezioni d’arte più importanti dell’ex Unione Sovietica,. Chiaramente non può non includere le principali attrattive dell’Uzbekistan. Khiva (UNESCO), città-museo, raccolta all’interno della cinta di mura e perfettamente conservata, considerata la più bella città del paese; Bukhara (UNESCO), città-antica, le cui stradine polverose, i palazzi e i caravanserragli nascosti ricordano gli importanti commerci del passato; Shakhrisabz (UNESCO), città natale di Tamerlano, con le imponenti rovine del Palazzo Bianco; Samarkanda (UNESCO), città-leggenda, dove si respira l’atmosfera grandiosa della Via della Seta e si rimane incantati davanti alle splendide moschee del Registan. Ancora un pizzico di originalità con la visita delle suggestive rovine delle fortezze dell’antica Corasmia e del remoto villaggio di montagna di Langar, dove i ritmi di vita sono fermi nel tempo. Ottime guide locali di lingua italiana e accompagnatore da un minimo di 10 partecipanti.

Itinerario

Tashkent

Kungrad

Lago Sudochie

Moynaq

Nukus

Toprak Qala

Ayaz Qala

Khiva

Bukhara

Langar

Shakhrisabz

Samarcanda

  • Giorno 1 – Italia – Tashkent
  • Giorno 2 – Tashkent
  • Giorno 3 – Tashkent – volo per Nukus – Kungrad – Lago Sudochie
  • Giorno 4 – Lago Sudochie – Moynaq – Mizdakhan – Nukus
  • Giorno 5 – Nukus – Toprak Qala – Ayaz Qala – Khiva
  • Giorno 6 – Khiva
  • Giorno 7 – Khiva – Bukhara
  • Giorno 8 – Bukhara
  • Giorno 9 – Bukhara – Langar – Shakhrisabz
  • Giorno 10 – Shakhrisabz – Samarcanda
  • Giorno 11 – Samarcanda
  • Giorno 12 – Samarcanda – Italia

Tour della Patagonia

GIORNO 1 – ITALIA – TASHKENT

Partenza dall’Italia con voli di linea Turkish Airlines per Tashkent via Istanbul.
arrivo a Tashkent, dopo la mezzanotte, espletamento delle formalità d’ingresso,
accoglienza in aeroporto e trasferimento in hotel. Pernottamento in hotel.

GIORNO 2 – TASHKENT

Dopo la prima colazione intera giornata dedicata alla visita di Tashkent: il Museo-Biblioteca Moye Mubarek, dove è conservato il Corano di Osman, risalente al VII secolo e considerato il più antico del mondo; la spartana Moschea di Telyashayakh; la Madrasa di Barakhon, che ospita l’Ente Religioso Islamico dell’Uzbekistan; il Mausoleo di Kaffal Shashiy, il Bazar Chorsu, il mercato agricolo, sormontato da un’immensa cupola verde, un incantevole quadro di vita urbana; il museo di arti applicate; la Piazza dell’Indipendenza; la Piazza del Teatro Alisher Navoi; Amir Timur Maydoni, con la patriottica statua equestre di Tamerlano, alcune stazioni della metropolitana. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in hotel.

GIORNO 3 – TASHKENT – NUKUS – KUNGRAD – LAGO SUDOCHIE

Presto al mattino, dopo la prima colazione, trasferimento all’aeroporto per il volo per Nukus, la capitale amministrativa e il più importante centro di snodo della Repubblica Autonoma del Karakalpakstan, situata nel nord ovest del paese.
Arrivo a Nukus, accoglienza e partenza immediata verso nord, in autovetture 4×4, per Kungrad. Pranzo con lunch-box. Si prosegue verso nord, attraverso il desolato Altipiano di Ustyurt, fino a raggiungere il Lago Sudochie. Cena e Pernottamento in campo mobile. Il campo mobile viene allestito con gli equipaggiamenti a bordo delle vetture. Vengono fornite tende del tipo ad igloo per due persone o per uso singola e materassini imbottiti di cotone. Per il montaggio delle tende, molto facile e veloce, è necessaria la collaborazione dei partecipanti. Per la cena si utilizzano tavoli e sedie all’aperto. I pasti vengono preparati dallo staff locale. Disponibile una latrina da campo: un buco scavato nel terreno e riparato da un paravento.

GIORNO 4 – LAGO SUDOCHIE – MOYNAQ – MIZDAKHAN – NUKUS

Sveglia al mattino prima dell’alba per osservare il sorgere del sole su ciò che rimane del Lago d’Aral. Prima colazione e partenza verso est per Moynaq, una sorta di cittadina fantasma che più di ogni altro luogo porta i segni dell’assurda tragedia del Lago d’Aral. Uno dei principali porti di pesca, Moynaq sorgeva su un istmo che collegava la penisola di Ush Say, letteralmente “coda di tigre”, alla terraferma. Oggi si trova a circa 200 km dall’acqua, abitata da allevatori di bestiame e anziani che si prendono cura dei nipoti, dal momento che i genitori sono costretti a cercare lavoro altrove. I pochi rimasti risentono in pieno del disastro ambientale: estati torride, inverni più freddi, devastanti tempeste di sabbia, sale e polvere e tutta una serie di problemi sanitari. Visita del così detto “cimitero delle navi”, dove giacciono, abbandonati sul fondo del lago prosciugato, i relitti arrugginiti di alcuni battelli che facevano parte della flotta di pesca. Interessante anche il Museo locale, allestito all’interno del municipio, dove si possono vedere alcune fotografie che mostrano com’era la zona prima del disastro. Pranzo in ristorante locale. Dopo pranzo partenza verso sud per Nukus.
Lungo il percorso visita delle rovine dell’antica Mizdakhan (IV secolo a.C. – XIV secolo), un tempo la seconda città della Corasmia, un luogo rimasto sacro anche dopo la distruzione ad opera di Tamerlano. La principale attrattiva del sito è una
collina cosparsa di moschee e mausolei, alcuni in rovina, altri intatti. Il più imponente è il restaurato Mausoleo di Mazium Khan Slu (XII-XIV secolo). Su una collina adiacente, in direzione del confine turkmeno, si trovano i resti di una fortezza chiamata Gyaur-Qala (IV-III secolo a.C.). Arrivo a Nukus. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.

GIORNO 5 – NUKUS – TOPRAK QALA – AYAZ QALA – KHIVA

Dopo la prima colazione visita del Museo Savitsky, che ospita una delle collezioni d’arte più importanti dell’Ex Unione Sovietica. Partenza verso sud lungo il confine con il Turkmenistan, che corre in prossimità del fiume Amu-Darya. Si
attraversa il cuore di quello che un tempo fu lo stato di Corasmia (che comprendeva anche parti dell’odierno Turkmenistan settentrionale), situato lungo un ramo della Via della Seta, per migliaia di anni un’importante crocevia di civiltà in mezzo ai deserti dell’Asia centrale. A nord-est di Khiva si trovano ancora le rovine di molte città e fortezze corasmiane, alcune delle quali risalenti a ben più di 2000 anni fa. Il nome tradizionale di questa zona è Elliq Qala, “Cinquanta Fortezze”. Lungo il percorso visita delle rovine di Toprak Qala e Ayaz Qala. La fortezza di Toprak Qala è un complesso, che comprende anche un tempio, appartenuto ai governatori della Corasmia che nel III e IV secolo erano a guardia dei confini. La fortezza più imponente è la Ayaz Qala, in realtà un complesso di tre fortezze dalle pareti di fango, che conobbe il suo periodo di maggiore splendore nel VI e VII secolo. Nel tardo pomeriggio arrivo a Khiva, che si delinea con le scintillanti cupole color turchese, le torri e i minareti, circondata da pianeggianti distese desertiche. Pranzo in ristorante locale lungo il percorso. Cena e pernottamento in hotel.

GIORNO 6 – KHIVA

Nel XIX secolo il nome di Khiva evocava immagini di carovane di schiavi, crudeltà barbariche e terribili viaggi attraverso deserti e steppe infestati da tribù selvagge. Oggi il centro storico della città, Ichon-Qala, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è uno dei complessi monumentali più importanti e integri di tutta l’Asia, un’impeccabile “città-museo”. Intera giornata dedicata alla visita della splendida città di Khiva: la Madrasa, il Bazar e il Caravanserraglio di Alloquli Khan, alcuni degli edifici più interessanti della città, fatti edificare dal “khan costruttore” tra il 1830 e il 1850; la Kunha Ark, la fortezza-residenza dei sovrani di Khiva, costruita tra il XII e il XVII secolo, con l’harem, la zecca, le scuderie, l’arsenale, le caserme, la moschea e la prigione; il tozzo Minareto Kalta Minor, rivestito di maioliche turchesi; il Mausoleo di Pahlavon Mahmud, il poeta, filosofo e leggendario lottatore che divenne il santo patrono della città; la Madrasa e il Minareto di Islom Hoja, i monumenti islamici più recenti di Khiva, costruiti nel 1910; la Madrasa di Mohammed Rakhim Khan, il khan che si arrese alla Russia nel 1873; la Moschea Juma, con le 218 colonne di legno che ne sostengono il tetto; il Palazzo Tosh-Hovli (“casa di Pietra”), dove si trovano le decorazioni più sontuose di Khiva. Passeggiata al tramonto lungo il tratto nord-occidentale delle mura. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in hotel.

GIORNO 7 – KHIVA – BUKHARA

Dopo la prima colazione partenza per il più lungo trasferimento del viaggio (480 km, circa 10 ore). Direzione sud-est, attraverso il deserto di Kyzylkum (sabbie rosse) e al limitare del deserto di Karakum (sabbie nere), che si estende oltre il vicino confine con il Turkmenistan. Insieme il Kyzylkum e il Karakum formano il quarto deserto del mondo per estensione. Sosta sulla riva del fiume Amu-Darya (l’antico Oxus) che scorre tra i due deserti segnando il confine tra Uzbekistan e
Turkmenistan e andando infine a morire nell’agonizzante Lago d’Aral. Pranzo con lunch-box lungo il percorso. Arrivo nel tardo pomeriggio a Bukhara. Cena e pernottamento in hotel.

GIORNO 8 – BUKHARA

Dopo la prima colazione visita di Bukhara, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, un tempo la città più sacra dell’Asia Centrale, uno dei luoghi più indicati per avere un’idea di come fosse il Turkestan prima dell’arrivo dei russi. Con i suoi 2000 anni di storia, Bukhara è una vera e propria città-museo con magnifici capolavori dell’architettura islamica: la fortezza di Ark, una cittadella regale all’interno della città, residenza degli emiri dall’XI secolo sino al 1920; la moschea Bolo-Hauz, costruita nel 1718, luogo di culto ufficiale degli emiri; l’originale Mausoleo Chashma Ayub, costruito tra il XII e il XVI secolo sopra una sorgente fatta scaturire da Giobbe; il massiccio Mausoleo di Ismail Samani, considerato una delle meraviglie di tutti i tempi e caratterizzato da una elaborata muratura in mattoni di terracotta. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio visita al complesso di Kalon con l’alto minareto del XII secolo, un tempo “punto di riferimento” per le carovane che arrivavano dal deserto circostante, la Moschea di Kalon e la Madrasa di Mir-i-Rab; la Madrasa di Ulughbek, decorata con maioliche azzurre e mai restaurata; la cinquecentesca Madrasa di Abdul Aziz Khan, un vero gioiello, le cui stanze un tempo erano destinate agli studenti della scuola coranica. Passeggiata fino a Lyabi-Hauz, la piazza costruita attorno a una vasca del 1620, il posto più interessante e tranquillo della città. Cena con spettacolo folcloristico. Rientro in hotel e pernottamento.

GIORNO 9 – BUKHARA – LANGAR – SHAKHRISABZ

Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per Shakhrisabz una piacevole e tranquilla cittadina uzbeka, luogo di nascita di Tamerlano. Per maggior precisione Timur detto “Lo Zoppo” nacque il 9 Aprile del 1336 nel villaggio di Hoja Ilghar, 13 km a sud, appartenente al clan di Barlas, l’aristocrazia locale. Shakhrisabz, che allora si chiamava Kesh, era una specie di feudo di famiglia. Quando salì al potere, Tamerlano le diede il nome attuale, che in tajiko significa “città verde” e la trasformò in una grande città monumentale. Escursione con mezzi locali per un itinerario panoramico poco esplorato ai piedi della catena montuosa di Hissar. Si raggiunge lo scenografico villaggio montano di Langar, con il suo famoso mausoleo sulla collina, dove il tempo sembra essersi fermato. Visita del villaggio e pranzo in casa privata con possibilità di socializzare con la popolazione locale.
Dopo pranzo rientro a Shakhrisabz e se il tempo lo consente si inizia la visita dei principali siti d’interesse della città. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.

GIORNO 10 – SHAKHRISABZ – SAMARCANDA

Dopo la prima colazione visita di Shakhrisabz: le rovine del Palazzo Ak-Saray, il “Palazzo Bianco”, la residenza estiva di Tamerlano; la moschea del venerdì Kok-Gumbaz, “cupola azzurra”; il Mausoleo dello sceicco Shamseddin Kulyal, precettore spirituale di Tamerlano; il Gumbazi Seydan, il mausoleo per i discendenti di Ulughbek; il complesso di Khazrati-Imam, con la tomba di Jehangir, il figlio maggiore di Tamerlano che morì a 22 anni. Al termine della visita partenza verso nord per Samarcanda (Marakanda per i greci), uno degli insediamenti più antichi dell’Asia Centrale, fondata nel V secolo a.C.. Capitale della Sogdiana, fu conquistata nel 329 a.C. da Alessandro Magno, il quale disse: “Tutto quello che ho udito di Marakanda è vero, tranne il fatto che è più bella di quanto immaginassi”. Si inizia la visita dei principali siti d’interesse della città: la gigantesca Moschea di Bibi Khanim fatta costruire, secondo la leggenda, dalla bella moglie cinese di Tamerlano e l’adiacente Siyob Bazar; l’Osservatorio di Ulughbek, il sovrano-astronomo che tra il 1420 e il 1430 fece costruire un osservatorio con un astrolabio di 30 metri; il Museo di Afrosiab con i reperti delle rovine dell’antica Samarcanda, abbandonata all’inizio del XIII secolo, dopo la conquista dei Mongoli. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in hotel.

GIORNO 11 – SAMARCANDA

Dopo la prima colazione intera giornata dedicata alla visita di Samarcanda: il Registan, parola che in tagiko significa “luogo sabbioso”, il centro commerciale della Samarcanda medievale, un complesso di maestose e imponenti madrase,
principale monumento della città e uno dei luoghi più straordinari di tutta la Via della Seta; il Mausoleo di Guri Amir, complesso architettonico che si distingue per la caratteristica cupola scanalata e che ricomprende la tomba di Tamerlano, di due figli e due nipoti; la monumentale Necropoli di Shah-i-Zinda, con la “tomba del re vivente”, un cugino del profeta Maometto che si dice abbia portato l’Islam in questa regione nel VII secolo. Tempo permettendo visita della fabbrica della carta di seta e della fabbrica di liquori tradizionali. Pasti in ristoranti locali. Pernottamento in hotel.

GIORNO 12 – SAMARCANDA – ITALIA

Presto al mattino, dopo la prima colazione, trasferimento all’aeroporto per
l’imbarco sul volo di linea Turkish Airlines per l’Italia via Istanbul.

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Alessandra Petringa
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